In linguistica, l'ipotesi di Sapir-Whorf, altresì conosciuta come "ipotesi della relatività linguistica", afferma che lo sviluppo cognitivo di ciascun essere umano è influenzato dalla lingua che parla. Nella sua forma più estrema, questa ipotesi assume che il modo di esprimersi determini il modo di pensare.
In parole povere i signori Sapir e Whorf cercavano di dire che la realtà in cui noi viviamo è unica, ma che la realtà che percepiamo è diversa. Diversa in base alle nostre culture e alle nostre esperienze.
Siccome viviamo in una penisola parliamo di qualcosa che conosciamo bene più o meno tutti: la spiaggia. Immaginiamo ora di trovarci in Australia e di provare a raccontare ad un australiano mai uscito dal suo villaggio un aneddoto accaduto al mare. Probabilmente useremmo la parola beach per ambientare la situazione, e probabilmente lui immaginerà un' immensa distesa di sabbia bagnata da alte onde oceaniche, ben diversa dalla nostra idea di spiaggia.
In realtà non c'è bisogno di volare fino l'Australia per rendercene conto. Basti pensare a noi italiani. Cosa vuol dire spiaggia? Per me, napoletana, la spiaggia è la parete rocciosa in tufo che da nell'acqua cristallina della riserva marina della Gaiola, per il mio amico Andrea di Roma la spiaggia è quella lunghissima con l'acqua torrida di Ostia, per la mia amica Francesca toscana la spiaggia è quella delle Cinque Terre dove il nonno ha una casa, per il mio amico Filippo a Villa san Giovanni la spiaggia è quella ghiaiosa di Cannitello, ma anche quella sabbiosa di Scilla, per Artiom il figlio della mia amica Irina la spiaggia è quella della TV, loro abitano a Milano, lui la spiaggia vera non l'ha mai vista.
Per andare ancora più a fondo, ma semplicemente (sempre perchè le parole difficili non mi piacciono ), per noi è lA spiaggiA (femminile), per i francesi lA plage (femminile), per gli spagnoli lA playA (femminile), per gli olandesi HET strand (neutro), per quegli sconnessoni degli inglesi THE beach (tutto?)
È per questo che pensiamo ciò che diciamo.
In poche parole esistono pensieri intraducibili in alcune lingue.
Siccome viviamo in una penisola parliamo di qualcosa che conosciamo bene più o meno tutti: la spiaggia. Immaginiamo ora di trovarci in Australia e di provare a raccontare ad un australiano mai uscito dal suo villaggio un aneddoto accaduto al mare. Probabilmente useremmo la parola beach per ambientare la situazione, e probabilmente lui immaginerà un' immensa distesa di sabbia bagnata da alte onde oceaniche, ben diversa dalla nostra idea di spiaggia.
In realtà non c'è bisogno di volare fino l'Australia per rendercene conto. Basti pensare a noi italiani. Cosa vuol dire spiaggia? Per me, napoletana, la spiaggia è la parete rocciosa in tufo che da nell'acqua cristallina della riserva marina della Gaiola, per il mio amico Andrea di Roma la spiaggia è quella lunghissima con l'acqua torrida di Ostia, per la mia amica Francesca toscana la spiaggia è quella delle Cinque Terre dove il nonno ha una casa, per il mio amico Filippo a Villa san Giovanni la spiaggia è quella ghiaiosa di Cannitello, ma anche quella sabbiosa di Scilla, per Artiom il figlio della mia amica Irina la spiaggia è quella della TV, loro abitano a Milano, lui la spiaggia vera non l'ha mai vista.
Per andare ancora più a fondo, ma semplicemente (sempre perchè le parole difficili non mi piacciono ), per noi è lA spiaggiA (femminile), per i francesi lA plage (femminile), per gli spagnoli lA playA (femminile), per gli olandesi HET strand (neutro), per quegli sconnessoni degli inglesi THE beach (tutto?)
È per questo che pensiamo ciò che diciamo.
In poche parole esistono pensieri intraducibili in alcune lingue.
Voglio elencare in questo post tutte le parole espressioni ecc che incontrerò nei miei viaggi a partire da "mo'" .
Mo' : ora, mo' mo' : più ora di ora, subito (Napoletano)
Hair of the dog : Bere alcolici il giorno dopo la sbornia per alleviare i sintomi dell'hangover (e ubriacarsi ancora) (Astraliano)
Cadjin curl: Boccolo formatosi dopo una sudata dovuta a lavoro dormita o quantaltro, vede la sua origine dal popolo accado che si installo in Luisiana nel periodo coloniale a lungo privo di istruzione e limitato al duro lavoro fisico. (Americano, Louisiana)
Wie kalt ist das Wasser? Sooo kalt!: Accompagnato dal gesto in foto. Indica la "grandezza" alla quale si riduce il pene quando l'acqua e' ghiacciata. (Tedesco)
Wake: Qualsiasi onda "artificiale" generata quindi per esempio da una barca, un animale o una persona che nuota o persino un sasso. (Inglese)
Xara: Soprannome per colei o colui che ha il tuo stesso nome. (Portoghese brasiliano)
Jettatore
Hair of the dog : Bere alcolici il giorno dopo la sbornia per alleviare i sintomi dell'hangover (e ubriacarsi ancora) (Astraliano)
Cadjin curl: Boccolo formatosi dopo una sudata dovuta a lavoro dormita o quantaltro, vede la sua origine dal popolo accado che si installo in Luisiana nel periodo coloniale a lungo privo di istruzione e limitato al duro lavoro fisico. (Americano, Louisiana)
Wie kalt ist das Wasser? Sooo kalt!: Accompagnato dal gesto in foto. Indica la "grandezza" alla quale si riduce il pene quando l'acqua e' ghiacciata. (Tedesco)
Wake: Qualsiasi onda "artificiale" generata quindi per esempio da una barca, un animale o una persona che nuota o persino un sasso. (Inglese)
Xara: Soprannome per colei o colui che ha il tuo stesso nome. (Portoghese brasiliano)
Jettatore